«Qualunque tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia.»

Tra i miei generi letterari preferiti, al primo posto c'è la fantascienza. Negli ultimi anni mi sono particolarmente appassionata a questo genere, a discapito del mio amore per il fantasy puro e fino a qualche tempo fa nemmeno mi ero accorta di quanto questo mio interesse sia diventato preponderante, poi partecipando ad un gruppo di lettura mi hanno fatto notare che propongo sempre libri di genere sci-fi e ho iniziato a pormi qualche domanda. 

I miei dubbi sono stati dissipati da una citazione di Arthur C. Clarke fatta dal personaggio di Raven nel primo episodio della quinta serie di The100, visto giusto una settimana fa.


Al fantasy ho pian piano sostituito la fantascienza, e se oggi mi poneste davanti  il primo libro di Harry Potter e il primo volume dell'epopea sci-fi The Expanse, bé, forse un po' a malincuore sceglierei il secondo. A malincuore perchè nella mia infanzia Harry Potter ha avuto un ruolo importante nella mia formazione letteraria e sono quindi molto affezionata alla saga, tuttavia tra magia e viaggi interplanetari/multidimensionali non ho dubbi su cosa all'alba dei miei 24 anni sceglierei.

Le possibilità che l'universo e la scienza offrono sono a dir poco infinite, aggiungendo l'immaginazione umana di un buon autore il tutto diventa ancora più irresistibile, soprattutto per chi di un buon libro apprezza in particolar modo l'ambientazione e il world-building.

Di recente poi ho letto L'uomo di Marte, che ho recensito QUI, e nonostante sia un libro di genere fantascientifico, ho trovato affascinante come l'autore abbia reso autentica una storia palesemente inventata. Lo studio e la precisione dei dettagli e delle descrizioni sono incredibilmente realistiche, lo stesso vale per i particolari tecnici e la narrazione che più volte si sofferma su procedimenti e leggi della fisica/astrofisica che sono a mio avviso estremamente interessanti. Ciò che di speciale ha questo libro è esattamente quella parvenza di realtà che con la magia non si avrebbe mai. Un fatto, anche impossibile, spiegato in modo tecnico e scientifico è cento volte più realistico di un qualsiasi potere magico, e la possibilità che possa accadere nella realtà lo rende altrettante volte più interessante ed intrigante.

Quindi, quando mi chiedete perchè adoro tanto il genere fantascientifico, pensate a questa affermazione di Arthur C. Clarke e poi provate a dirmi che la magia vince su scienza e tecnologia...


«Qualunque tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia.»


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